Perché i genitori di un bambino in situazione di handicap decidono di entrare in un processo di «sviluppo-detto-professionale »?

Michèle Lemeunier-Lespagnol

Nel quadro del Grand Réseau de Recherche (GRR) Culture et Société in Alta
Normandia, all’interno del laboratorio CIVIIC di Rouen, il nostro studio
mette in evidenza il modo in cui i genitori sviluppano delle «competenze»
attraverso il continuo contatto con il figlio in situazione di handicap. Alcuni
di loro entrano a fare parte di un percorso di autoformazione, che li conduce
ad acquisire delle conoscenze specifiche. In questo contributo cercheremo di
analizzare le logiche dello sviluppo professionale (Wittorski, 2007) utilizzate
dai genitori. La riflessione che proponiamo all’interno di questo articolo è la
seguente: i genitori di un bambino portatore di handicap potrebbero iscriversi
in un processo di «sviluppo-detto-professionale». Utilizziamo quindi la metafora
legata al mondo del lavoro, cercando di adattare le proposte dell’autore
alla situazione familiare.

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