Neuroscienze e Disturbi Specifici dell’Apprendimento: verso una «neurodidattica»?
Paola Damiani
In questo articolo si intende presentare una prima esposizione, ancora incompleta
e disorganica, di alcuni elementi utili ad aprire una riflessione sulle
possibili e/o necessarie implicazioni e fecondazioni tra neuroscienze e didattica,
con particolare riferimento al tema dell’intervento abilitativo-didattico
per gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento/DSA. La proposta
del neologismo «neurodidattica» va intesa in termini quasi provocatori: la
finalità è quella di richiamare l’attenzione sui necessari cambiamenti della
professionalità (e della professionalizzazione) dei docenti, per l’integrazione
e la valorizzazione di tutte le dimensioni che costituiscono i processi di
insegnamento-apprendimento, compresa quella corporea e neuropsicologica,
in un’ottica che deve comunque rimanere pedagogica.