Bambini con bisogni educativi speciali nella scuola dell’infanzia
Angelo Lascioli
In questi ultimi anni si è manifestata la generale tendenza dei sistemi educativi europei a organizzarsi secondo il modello della inclusive education. Dallo studio qui riportato emerge la necessità di rivedere la distinzione — ormai superata — tra bambini speciali (con certificazione di handicap) e bambini normali (senza certificazione), in quanto fuorviante rispetto alla costruzione della scuola inclusiva. Il problema non è di natura linguistica o semantica, ma riguarda la radice da cui si è sviluppata la tendenza a ritenere che chi si trova alle prese con determinati problemi appartenga — come se lo fosse per «natura» — a una specie diversa dell’umano, ovvero alla categoria degli «esseri speciali». Il passaggio dalla logica della specialità a quella dell’inclusione richiede un ripensamento delle modalità teoriche e pratiche di guardare al fenomeno della presenza nella scuola di un numero sempre maggiore di bambini in situazione di difficoltà.