Ovide Decroly: pioniere del PEI su base ICF

Ines Guerini, Virginia Benedetti, Monica Neccia

Il presente contributo intende descrivere la vita e il pensiero di Ovide Decroly, pedagogista belga vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento, annoverato tra i principali esponenti dell’attivismo pedagogico. Una riflessione, la sua, che parte dalla necessità che il bambino apprenda muovendosi liberamente nella natura piuttosto che seduto tra le mura di un edificio scolastico. Grande oppositore del metodo educativo tradizionale, attraverso il lavoro che svolgerà con bambini e bambine con disabilità nella Scuola dell’Ermitage da lui stesso fondata, Decroly ideerà il cosiddetto metodo globale secondo cui la conoscenza avviene attraverso tre fasi (l’osservazione, l’associazione e l’espressione) e mediante un procedimento che dal globale giunge al particolare. Secondo Decroly, inoltre, l’attività pedagogica dovrebbe basarsi sulle curiosità che il bambino manifesta e che l’insegnante può scorgere mediante l’osservazione. Quest’ultima è da compiersi attraverso il Dossier medico-pedagogico, uno strumento che racchiude informazioni circa la situazione educativa e bio-psico-sociale dell’alunno e che, a nostro avviso, insieme a tutto il suo pensiero pedagogico, fanno di Decroly un pioniere del PEI su base ICF.

DOI 
10.14605/ISS2322406

Keywords
Decroly, Attivismo pedagogico, Approccio bio-psico-sociale, PEI, Inclusione.

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