Judy Heumann: pioniera della vita indipendente per una società inclusiva

Fabio Bocci

Judith Heumann, definita la madre del movimento dei diritti per i disabili, ha rappresentato, dagli Anni Sessanta del Novecento fino alla sua scomparsa nel marzo del 2023, un punto di riferimento ineludibile del processo di emancipazione e di autodeterminazione delle persone con disabilità. Una vita, quella di Judy Heumann, spesa nell’impegno politico e sociale. Si sia trattato delle contestazioni all’Università di Berkeley con Ed Roberts e i Rolling Quads per l’apertura del primo Centro per la vita indipendente, dell’esperienza a Camp Jened, dell’organizzazione e attuazione a San Francisco del celeberrimo sit-in 504 o degli incarichi istituzionali nelle amministrazioni dei presidenti degli Stati Uniti Clinton e Obama, Judy Heumann non si è mai tirata indietro, anzi, è sempre stata in prima fila. A lei si deve anche una formulazione lucida della necessità che debba essere la prospettiva intersezionale a orientare e ad abitare qualsiasi lotta intrapresa da chi è marginalizzato e disabilitato dalla società capitalista, sia essa/o una persona con impairment, una donna, una persona afrodiscendente, ispanica o di altra provenienza culturale o chi sente di appartenere alla comunità LGBTQIA+.

DOI 
10.14605/ISS2232305

Keywords
Judy Heumann, Vita indipendente, Camp Jened, Sit-in 504, Inclusione.

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