Come costruire la didattica a distanza ai tempi del coronavirus

Monica Conz, Sara Vianello, Alberta Xodo, Luana Buffon

Il 30 gennaio 2020 l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara l’emergenza SARS-CoV-2 un’emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale. Dopo poche settimane l’Italia, fra i primi Stati del mondo colpiti dal virus, chiude tutti i luoghi di aggregazione, compresa la scuola. I bambini, si trovano nel giro di poche ore in una quotidianità completamente nuova, costretti a confrontarsi non solo con la sospensione dell’attività scolastica ma anche con il divieto di uscire dalle proprie abitazioni e con l’incertezza rispetto al termine della quarantena. Attraverso un’intervista narrativa realizzata tramite Skype è stato chiesto, nei dieci giorni successivi, a 55 bambini della provincia di Treviso fra i 6 e i 13 anni di riflettere sulla didattica a distanza. Dall’analisi dei temi ricorrenti è emerso che la ricerca di supporto informativo ed emotivo è rimasta in mano ai bambini, che da soli hanno interiorizzato le regole e hanno scoperto personali strategie di coping. Sarebbe stato necessario strutturare un programma educativo ad hoc orientato a promuovere lo sviluppo di abilità di autoregolazione emotiva e social skill sfruttando un uso consapevole della tecnologia.

DOI 
10.14605/ISS2032103

Keywords
SARS-CoV-2, Studenti, Quarantena, Teledidattica, Ricerca narrativa.

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