L’importanza della meta-cognizione per un apprendimento inclusivo
Giuseppe Filippo Dettori, Barbara Letteri
Attraverso la didattica metacognitiva l’attenzione dell’insegnante non è tanto rivolta all’elaborazione di materiali o metodi nuovi per «insegnare come fare a …», quanto a far sviluppare negli allievi strategie mentali superiori di autoregolazione che vanno al di là dei «semplici» processi cognitivi primari (ad esempio, leggere, calcolare, ricordare, ecc.) (Ianes, 2009). La presente indagine, svolta su un campione di 746 docenti del primo e secondo ciclo di istruzione, ha analizzato il grado di conoscenza e l’eventuale efficacia didattica di un approccio metacognitivo all’insegnamento di abilità e di competenze rivolto ai loro allievi, con particolare attenzione per gli alunni con disabilità e DSA. Focus dell’indagine è stato l’accertamento dell’effettiva applicazione in ambito educativo-didattico dell’approccio metacognitivo, inteso come strategia mentale superiore di autoregolazione per promuovere negli studenti l’autonomia nell’apprendimento. Ciò che è emerso dall’indagine è che una buona parte di docenti dichiara di conoscere la didattica metacognitiva ma non sempre la applica sistematicamente in classe soprattutto con alunni con BES. La ricerca mette in luce, inoltre, la necessità di una formazione più mirata su tale approccio per consentire soprattutto agli studenti con BES una didattica personalizzata che faciliti i processi di apprendimento.
DOI 
10.14605/ISS2012105
Keywords
Formazione, inclusione, meta-cognizione, competenza, apprendimento.