Lasciar parlare l’altro da sé

Laura Arcangeli, Moira Sannipoli

Il periodo universitario può essere visto come un punto di intersezione tra adolescenza ed età adulta: il giovane adulto è chiamato a confrontarsi con obiettivi, motivazioni, valori e interessi che orienteranno le sue scelte future. La presenza di fattori di disabilità può influenzare la costruzione del Sé con conseguenze sulla crescita e risultati adattivi. Secondo l’approccio narrativo su cui si fonda il progetto di ricerca qui presentato, la narrazione autobiografica può essere una chiave per lo sviluppo e la conservazione del senso di identità, permettendo alla persona di dare significato alle esperienze proprie di questa fase di transizione. La ricostruzione narrativa del Sé offre al soggetto l’opportunità di cercare un equilibrio e un focus più mirato sulla sua storia personale, in bilico tra aspetti di agency (legati a fattori motivazionali individuali) e aspetti di communion (legati a fattori motivazionali interpersonali). La ricerca che qui presentiamo vuole investigare sui bisogni evolutivi della popolazione esaminata attraverso una intervista semi-strutturata che rilevi l’identità narrativa, indagando il processo di costruzione del Sé nel giovane adulto con disabilità, con un focus specifico sul profilo di funzionamento in termini di autostima, ansia, auto-consapevolezza, resilienza e progettualità futura.

DOI 
10.14605/ISS1922012

Keywords
Educazione superiore, disabilità, agency, communion, identità.

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