Dal sogno alla realtà: cogliere i segnali di operosità nelle persone con disabilità è ancora possibile?

Marco Angeloni

La presente analisi cerca di riflettere sul senso dell’operosità nelle persone con disabilità. Siamo di fronte a un cambiamento epocale riguardante la presa in carico della persona, non più relegata nei sistemi istituzionali che ne hanno sempre incasellato rigidamente la condizione e l’esistenza. Negli ultimi anni si assiste a una maggiore permanenza del giovane con disabilità nel mondo della scuola; questa cosa pone nuovi interrogativi alle famiglie su quale debba essere il suo percorso una volta terminati gli studi superiori. Non meno importanti sono le famiglie che, dal canto loro, si sforzano con ogni tipo di strategia di chiedere una maggiore integrazione per il proprio figlio nel mondo lavorativo. Ne consegue, a livello di politiche sociali, un acceso dibattito con l’obiettivo di rivedere le proposte dei servizi socio-educativi e assistenziali presenti oggi nei territori, che devono tener conto di nuove esigenze.
Il seguente articolo, partendo da una storia reale, vuole riflettere sul senso del lavoro educativo: scegliere di fare un accompagnamento adattivo-assistenziale, o investire nel passaggio da un accompagnamento ripetitivo a uno evolutivo?

Keywords
Operosità, disabilità adulta, identità, lavoro, occupazione, filiera

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