Due distinti, ma intrecciati livelli di progettazione dell’inclusione

Roberto Dainese

Distinguiamo due livelli progettuali sottesi all’inclusione: una progettazione di primo livello riferita al Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) e al Piano per l’Inclusione (PAI) e una di secondo livello circoscritta alla Programmazione per la classe, al Piano Educativo Individualizzato e al Piano Didattico Personalizzato.
Le due dimensioni progettuali dovrebbero essere correlate e dipendere vicendevolmente l’una dall’altra, invece di essere concepite come adempimenti esclusivamente burocratici, privi di utilità pratica.
La Nota Ministeriale del 27 giugno 2013 esplicita il rapporto tra Piano per l’Inclusione e Piano Triennale dell’Offerta Formativa e precisa che il primo non è un documento dissociato dal Piano dell’Offerta Formativa, ma rientra in esso; il PAI è lo strumento per una progettazione dell’offerta formativa in senso inclusivo destinata a tutti gli alunni.
Presentiamo qui alcuni dati relativi a un’indagine sui PAI redatti dalle
istituzioni scolastiche dell’Emilia-Romagna alla fine dell’anno scolastico 2013/2014 e dei due anni scolastici successivi.

Keywords
Inclusione, progettazione, didattica, collegialità

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