Due vie per democrazia ed eccellenza

Giuseppe Annacontini

È ancora attuale interrogarsi sui limiti interni ed esterni allo sviluppo? Che valore dare alla differenza? E all’eccellenza? Sono, queste, domande che riportano a un’antinomia classica della pedagogia, quella natura-cultura, e che coinvolge l’insieme diversificato delle istituzioni formative formali e non.
Tutto ciò in un panorama culturale e legislativo che annuncia passaggi di grande rilievo pedagogico: formazione di massa o elitaria? E, come recitava un libro degli anni ’60 interrogandosi sulla relazione tra democrazia e talenti, possiamo essere uguali e più bravi? Per fare delle istituzioni formative democratiche ed eccellenti un tutt’uno, serve l’impegno di educatori e pedagogisti, cui spetta il compito di rivendicare il primato dell’individualizzazione e della personalizzazione tra gli obiettivi e i processi di cura pedagogica. Un ruolo di mediazione, il loro, necessario per facilitare l’incontro tra istruzione, educazione e promozione della capacità di ogni singolo soggetto di coltivare aspirazioni, nutrendo, così, responsabilità e partecipazione democratica.

Keywords
Pedagogia, eccellenza, professionalità educativa, competenze educative

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