Se tutto è mercato, nulla sarà più mercato?

Gianfranco Alleruzzo

L’ambiente culturale umano può essere osservato tramite una prospettiva ecosistemica. Secondo questo punto di vista, un organismo che dimostra una buona capacità di adattamento a un nuovo contesto avrà maggiori possibilità di mantenersi nel tempo. Gli ambienti culturali, nelle loro pratiche di adattamento, possono tuttavia incorrere in alcuni rischi, come l’eccesso di specializzazione, che può portare alla riduzione, all’ibridazione e alla conseguente banalizzazione delle implicazioni sociali che competono loro.
La possibile soluzione a questo nuovo ecosistema sembra la creazione di organismi meticci in grado di ibridare significati differenti e per questo orientati a considerarli di pari valore. Questo orientamento può essere inserito in un processo promozionale che impegna in un cambiamento anche le «professioni di aiuto».

Indietro