Vol. 19, n. 3, settembre 2020
MONOGRAFIA
Insegnamento online per la scuola primaria
Uno sguardo sulla nuova situazione e analisi di un questionario nella scuola elementare di «Simin Han», Tuzla
Mirzeta Jahic e Admir Hasanbasic Versione italiana a cura di Selma Mesanovic e di Maria Luisa Zaghi
Sommario
La situazione anomala che si è creata nelle scuole a seguito delle misure di contenimento della malattia da Covid-19 ha determinato un radicale cambiamento nelle modalità di fare scuola, in Italia come in Bosnia-Erzegovina, nella parte finale dell’anno scolastico 2019-2020. Il livello di stress legato a questa situazione è stato molto alto, e l’organizzazione della didattica nella forma delle lezioni online ha comportato l’insorgere di emozioni anche molto negative, ma pure l’emersione di risorse che rischiano di passare inosservate.
Un questionario svolto nella scuola elementare «Simin Han», a Tuzla, indaga le reazioni di alunni e docenti nel periodo della didattica a distanza.
Parole chiave
Domande, questionario, differenze, fatica, organizzazione, l’empatia e la solidarietà, eccezione e non regola.
Monography
Online teaching in primary school
Looking at the new situation and analyzing the questionnaire conducted in «Simin Han» primary school, in the city of Tuzla
Mirzeta Jahic and Admir Hasanbasic Italian version edited by Selma Mesanovic and Maria Luisa Zaghi
Abstract
Restraining measures to control Covid-19 have created a radical change in the way lessons have been conducted, both in Italian and Bosnian schools, in the final part of 2019-2020 school year. Stress levels related to this situation have been very high, and online teaching and learning have determined a wide spreading of negative emotions, as well as the emersion of resorceful practices; the latter are at risk to be overlooked.
A questionnaire has been conducted in «Simin Han» primary school, in the city of Tuzla, to investigate how teachers and pupils had dealt with online schooling.
Keywords
Questions, questionnaire, differences, fatigue, organization, empathy and solidarity, exception and non-rule.
Isolamento sociale, chiusura delle scuole, sospensione delle lezioni, divieto di uscire per i minori di 18 anni, lezioni online, piattaforme web, frequente interruzione della connessione internet: tutto questo e molte altre cose hanno sostituito banchi e campanello della scuola, la socializzazione, le risate, i tipici rumori scolastici, e questo è successo dalla seconda metà di marzo 2020 e fino al termine dell’anno scolastico, in Italia come in Bosnia-Erzegovina. Tutti questi fattori hanno influenzato la quantità di stress con cui abbiamo dovuto confrontarci. Sfortunatamente, i bambini non sono protetti da questo nuovo periodo stressante. Preoccupazione, ansia, tristezza, paura, noia, insoddisfazione sono emozioni comuni che hanno invaso i nostri figli con l’arrivo della primavera. Oltre all’isolamento e alle misure precauzionali, i bambini sono stati impegnati in un nuovo modo di imparare. Organizzare le lezioni online è stato l’unico modo possibile per continuare questo anno scolastico.
Un questionario
Abbiamo cercato di analizzare la situazione proponendo un questionario di 10 domande con l’obiettivo di conoscere in che misura questo tipo di insegnamento ha causato problemi ai nostri studenti, se sono stati soddisfatti dell’organizzazione di questo tipo di insegnamento, qual è stato il rapporto tra studenti e insegnanti durante questo periodo. Alla ricerca hanno partecipato 144 studenti dal sesto al nono anno della scuola elementare1 «Simin Han». Il sondaggio è stato fatto nel periodo dal 13 aprile al 16 aprile 2020. Un grande numero di studenti, il 74% ha dichiarato di essere soddisfatto dell’organizzazione dell’insegnamento online, per cui possiamo essere soddisfatti anche noi, considerando che il 96% degli studenti intervistati non ha mai avuto, prima di questo periodo, esperienza di questo tipo di insegnamento.
Figura 1
Indipendentemente dalla soddisfazione dimostrata dagli studenti riguardo all’organizzazione dell’ insegnamento online, gli stessi studenti hanno dichiarato di aver provato emozioni negative durante la pandemia, vale a dire tristezza, paura, ansia in una percentuale molto alta. Lo stesso insegnamento online ha portato a un aumento dello stress in molte famiglie. Le continue interruzioni della connessione internet, la difficoltà a inviare i compiti svolti e molto altro ha portato a vivere emozioni negative che si riflettono sulla salute psicofisica degli studenti che si trovano in un’età delicata: nella fase della pubertà, nell’adolescenza. L’insegnamento online, specialmente nelle classi superiori, richiede lavoro con il computer anche fino a 6 ore al giorno, che è troppo per questa età, sapendo che il gioco e la socializzazione sono l’attività di base, più importante per ogni studente. L’attività fisica e l’integrazione sociale sono estremamente importanti, cosa che è, a loro, attualmente proibita. Tutto ciò contribuisce alla nascita di emozioni negative.
Figura 2
Gli studenti dicono che la relazione studente-insegnante è cambiata in negativo e per l’84% degli studenti questo è la causa delle emozioni negative di cui si è sopra accennato.
Gli studenti, da un lato, devono gestire le nuove forme di materiale didattico e sentono il peso e la responsabilità dell’apprendimento; dall’altro lato, l’insegnante ha capacità limitate nell’organizzare le lezioni con i nuovi strumenti digitali. L’insegnamento, infatti, richiede una comunicazione verbale e non verbale. L’insegnamento online, però, rende più difficile la comunicazione e questo causa stress e insoddisfazione, sia tra gli studenti che tra gli insegnanti.
Figura 3
Come durante le lezioni regolari, così nelle lezioni online gli alunni sono molto felici di aiutare i compagni con bisogni speciali. Il loro contributo consiste nel registrare presentazioni audio o visive (47%), inviare una lettera di supporto (33%), oppure confezionare un libro illustrato e appunti semplificativi delle lezioni (20%).
Figura 4
Oltre il 90% degli studenti crede che l’insegnamento online sulla piattaforma non possa sostituire l’atmosfera della classe, ma può integrare l’insegnamento regolare.
Come ogni tipo di insegnamento, l’insegnamento online presenta vantaggi e svantaggi. I nostri studenti, nonostante tutte le difficoltà, hanno elencato alcuni vantaggi.
- Più tempo libero, migliore pianificazione degli obblighi e maggiore senso di responsabilità.
- Si possono fare i compiti nei tempi autogestiti, ci si può concentrare bene e fare una pausa quando si ritiene opportuno.
- Si può visionare lo stesso video più volte e capire meglio.
- Si può dormire più a lungo ed essere più riposati, si può mangiare quando lo si ritiene necessario (la fame è un grande oppositore della concentrazione).
- Si deve lavorare di più per cercare di capire il materiale.
- Il vantaggio dell’insegnamento online è che se qualcuno ha difficoltà a esprimersi in classe o non gli è permesso di rispondere, è molto più facile per lui scrivere ed esprimere le sue conoscenze senza timore sulla piattaforma.
Sfortunatamente, secondo gli studenti ci sono anche molti svantaggi.
- Manca una spiegazione più dettagliata di alcune lezioni. Non si possono chiedere chiarimenti agli insegnanti come nell’insegnamento classico. Dopo una domanda, bisogna asppettare alcune ore per una risposta.
- Manca lo spirito scolastico. A scuola, oltre che avere risposte immediate, si parla di tutto ciò che non ci è chiaro e si può anche scherzare.
- Nelle lezioni online spesso si hanno troppi compiti in tempi troppo brevi, ci si sposta di meno e si passa la maggior parte della giornata al computer seguendo le attività.
- Il più grande svantaggio è in realtà la mancanza di amici.
Conclusione e raccomandazioni
Tutti gli attori del lavoro educativo hanno denunciato un peso eccessivo per l’organizzazione e la realizzazione dell’insegnamento online, indipendentemente dal fatto che sia l’unico modo per continuare questo anno scolastico. L’insegnamento online ha comportato molti problemi, per il fatto che gli alunni non hanno tutti le stesse capacità tecniche, non tutte le famiglie hanno lo stesso status socio-economico, non tutti i genitori hanno le stesse conoscenze informatiche per aiutare il proprio figlio. Per gli insegnanti, questa è stata una grande sfida professionale, in particolare per gli insegnanti che non hanno una formazione sufficiente in informatica. Tuttavia, il lavoro di team e la collaborazione tra colleghi hanno contribuito al superamento di tutti i problemi. Il servizio di supporto scolastico (direttore, pedagogista, insegnante di sostegno) ha dato il suo contributo per superare le situazioni di crisi, per quanto possibile in questa situazione. Gli insegnanti nelle scuole sono in costante contatto tra loro, in particolare gli insegnanti di classe. Sulla piattaforma Moodle è stato aperto un blog con pedagogisti, in cui si publicano articoli, messaggi, esercizi psicologici per rafforzare le condizioni psicofisiche di alunni e genitori. Ogni giorno gli educatori speciali aiutano gli alunni e i genitori a fare compiti scolastici proposti dagli insegnanti. La figura del «difettologo» è un ponte di collegamento tra insegnanti, alunni e genitori, e facilita notevolmente la nuova situazione, cercando di renderla meno stressante per gli alunni con bisogni speciali.
Quanto questa situazione influenzerà i nostri cittadini e gli alunni dipende da molti fattori, e in particolare dipende da come gli alunni svolgeranno le loro attività quotidiane durante la pandemia. Il piano delle attività quotidiane è estremamente importante in questo periodo, per non cadere nella noia e nella monotonia, con conseguente stress e depressione. Le attività quotidiane dovrebbero includere il tempo per le lezioni online, il tempo per l’esercizio, il gioco, la lettura di libri, romanzi, fumetti, la corrispondenza con i coetanei, il tempo per i compiti, la pulizia della stanza, la partecipazione alla preparazione del pranzo, attività di orto e giardinaggio, quando possibile. Anche scrivere un diario è un buon metodo per superare situazioni stressanti.
È estremamente difficile per i genitori gestire questo tempo della pandemia. Da un lato, devono fornire aiuto e sostegno ai figli e, dall’altra parte si confrontano, loro stessi, con lo stress sul lavoro, a volte la perdita del lavoro. La famiglia è ora un luogo di vita intensa per tutti, genitori e figli.
Tuttavia, la capacità della mente umana e la capacità di adattamento sono sempre emerse nei periodi di crisi . L’empatia e la solidarietà attualmente presenti ci rafforzano come individui. Dobbiamo comprendere questa situazione come un’opportunità per rafforzare le relazioni familiari. Se i genitori mostrano una stabilità emotiva, se progettano e pianificano la giornata insieme ai loro figli, il tempo di isolamento sarà più facile da sopportare, con un minimo di conseguenze per i figli e loro stessi. I bambini imparano da schemi di comportamento e imitazione, quindi cerchiamo di essere modelli di ruolo positivi.
Ciò che conta è che l’isolamento fisico non significa isolamento emotivo!
Bibliografia
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Ivekovic R. (1999), Autonomia dei Balcani. Saggio di psico-politica, Milano, Raffaello Cortina editore.
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Yunus M. (2018), Un mondo a tre zeri. Come eliminare definitivamente povertà, disoccupazione e inquinamento, Milano, Feltrinelli.
1 In Bosnia-Erzegovina la scuola elementare è frequentata da alunni per nove anni, dall’età di 6 a 15 anni.
Vol. 19, Issue 3, September 2020