Analisi della legge sui disturbi specifici di apprendimento

Damiano Angelini, Enrico Ghidoni

La legge sui disturbi specifici di apprendimento (legge n. 170 dell'8 ottobre 2010) introduce importanti elementi di novità nella scuola italiana per quanto riguarda la gestione dei disturbi specifici di apprendimento. L'analisi dettagliata del testo evidenzia la portata del provvedimento e i suoi limiti come l'esplicita riduzione a norme in ambito scolastico. La legge comunque delinea un percorso di gestione che parte dalle attività di identificazione precoce, prosegue con attività di recupero didattico mirato e quindi con la comunicazione alla famiglia. La famiglia potrà rivolgersi ai servizi sanitari per ottenere una diagnosi, da notificare poi alla scuola. Per i ragazzi con DSA sono garantiti gli strumenti compensativi e dispensativi, e forme di verifica e di valutazione adeguate. Tali provvedimen ti sono estesi anche al percorso universitario. Per gli insegnanti sono previste attività di formazione specifiche, per le quali si prevede un finanziamento solo per 2 anni. Per i genitori dei ragazzi con DSA sono previsti orari di lavoro flessibili. Una valutazione dei punti critici della legge, come ad esempio l'accettazione di diagnosi eseguite solo nel servizio pubblico tranne eccezioni da meglio definire, indica l'esigenza di chiari e dettagliati decreti attuativi da parte del Ministero dell'Istruzione.

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