Evoluzione del rapporto nella rapidità di lettura fra brano, parole e non parole all’inizio della scuola primaria

Barbara Cividati, Itala Riccardi Ripamonti, Roberto Truzoli, Valentina Russo

Gli Autori hanno valutato l'evoluzione delle modalità di lettura di 134 bambini della prima classe (scuola primaria), attraverso prove standardizzate, somministrate ai primi di febbraio, alla fine di maggio e, come re-test, a novembre della seconda classe della scuola primaria. Sono stati esaminati solo bambini che, dalle informazioni fornite dagli insegnanti, non presentavano particolari difficoltà di approccio alla lettura, né altre patologie o situazioni a rischio. È stata rilevata la velocità alle tre prove e, i dati così ottenuti sono stati classificati per individuare gruppi omogenei di lettori rispetto alla velocità di lettura del brano. Su questa base, sono stati confrontati i rapporti tra la velocità di lettura: al brano, alle liste di parole e di non parole. I risultati evidenziano che le modalità di lettura cominciano a differenziarsi, in base al tipo di compito, quando i lettori principianti raggiungono, nella lettura del brano, la rapidità compresa tra 1.6 e 2.0 sill/sec. Sono stati poi confrontati questi dati con quelli emersi valutando un gruppo di 24 bambini con difficoltà di lettura del primo ciclo della scuola primaria, suddivisi, a loro volta, in sottogruppi, sempre rispetto alla velocità media di lettura nel brano. I risultati indicano che, a febbraio, sulla base della «differenza di rapidità secondo il testo», non è possibile differenziare i bambini con difficoltà di lettura, non trattati, dagli altri, cosa invece possibile nelle fasi successive. Infatti, quando i normolettori raggiungono, gradualmente ma in tempi brevi, il passaggio alla lettura lessicale, i soggetti dislessici, senza il supporto di un intervento specifico, non differenziano sensibilmente la velocità di lettura alle tre prove.

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