Il TRPS: nuovi indici psicometrici e predittività dello strumento per lo screening precoce di lettura
Francesca Scortichini, Giacomo Stella, Giuseppe Zanzurino, Isabella Morlini, Maristella Scorza
All'ingresso nella scuola primaria i bambini presentano un'elevata eterogeneità nello sviluppo, dovuta a differenti livelli di maturazione cognitiva e linguistica. Tale variabilità intersoggettiva rende molto difficile differenziare un disturbo di apprendimento da un semplice ritardo (Tressoldi e Vio, 2008). Le metodologie e gli strumenti attualmente usati per lo screening precoce dei Disturbi Specifici di Apprendimento/DSA non sempre garantiscono un'adeguata predittività dell'insorgenza futura del disturbo. Il test di riconoscimento di parole senza significato (TRPS) è uno dei pochi strumenti usati in Italia per il rilevamento collettivo e precoce delle competenze di lettura. Sebbene il riconoscimento di non parole sia, per le lingue a ortografia trasparente come l'italiano, uno dei principali indicatori per la valutazione delle abilità di decodifica di base, i dati presenti in letteratura non confermano tale tendenza anche per le prove collettive di lettura di non parole (Faglioni et al., 1967). Nella presente ricerca vengono presentati una nuova standardizzazione e nuovi indici psicometrici del test TRPS per il rilevamento di difficoltà di lettura nelle classi prima e seconda della scuola primaria. I nostri risultati, pur confermando alcuni limiti dello strumento, ne rilevano le potenzialità predittive soprattutto nelle prime fasi d'acquisizione e nelle condizioni particolarmente severe del disturbo di lettura.
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