Sintesi dei risultati principali ottenuti con la banca dati AIRIPA di più di 1.800 casi di DSA valutati con la WISC-IV

Cesare Cornoldi, Anna Maria Antonucci, Laura Bertolo, Federica Brembati, Marco Frinco, Davide Giofrè, Graziella Giorgetti, Mariachiara Miliozzi, Lina Pezzuti, Elisabetta Ramanzini, Emanuela Sironi, Ernesto Stoppa, Claudio Vio, Enrico Toffalini

L’articolo presenta una sintesi dei risultati principali ottenuti dall’esame dello studio multicentrico che ha portato progressivamente alla costituzione di una banca dati relativa a quasi 2.000 casi con diagnosi di DSA valutati con la batteria WISC-IV che permette di ottenere non solo un QI totale, ma anche quattro Indici, relativi alla Intelligenza Verbale (ICV), alla Intelligenza Non Verbale (IRP), alla Memoria di Lavoro (IML) e alla Velocità di Elaborazione (IVE) e due Indici più generali, rispettivamente di Abilità Generale (IAG) e di Competenza Cognitiva (ICC). I risultati principali di questa indagine sono i seguenti: a) la struttura fattoriale dell’intelligenza valutata attraverso la WISC-IV può essere considerata, in prima istanza, sovrapponibile a quella dei bambini a sviluppo tipico, ma presenta elementi di specificità con minori saturazioni del fattore g da parte degli Indici processuali e soprattutto dell’IVE; b) con riferimento ai livelli di prestazione, considerando la struttura classica a quattro fattori della WISC-IV, i DSA presentano un profilo tipico con ICV e IRP (costitutivi dell’Indice di Abilità Generale, IAG) chiaramente superiori a IML e IVE (costitutivi dell’Indice processuale ICC); c) questa discrepanza può essere utilizzata come supporto alla diagnosi; d) può essere particolarmente appropriata, nel caso dei DSA, una descrizione dell’intelligenza in termini di punti di forza e di debolezza e un riferimento allo IAG come indice generale; e) usando l’indice IAG risulta che la proporzione di DSA che presenta QI > 130 è maggiore che nel campione di standardizzazione (mentre, se si considera il QI totale, la proporzione è inferiore); f) la debolezza dei bambini con dislessia in memoria di lavoro riguarda maggiormente lo Span in Avanti, e relativamente meno lo Span Indietro; g) le diagnosi ICD-10 prevalenti dei centri considerati riguardano DSA misti e disturbo di lettura, ma ci sono anche casi con disturbo di scrittura e calcolo; h) questi sottogruppi presentano molte somiglianze, ma anche alcune specificità; i) all’interno della popolazione con DSA si possono rinvenire sottogruppi con discrepanza fra QI verbale e non verbale, con differente frequenza e con peculiarità rispetto al genere; j) un modello bifattoriale conferma, nel caso dei DSA, un predominio dei fattori specifici rispetto al fattore g. Il presente lavoro è inoltre integrato da un’analisi originale di confronto fra i profili intellettivi WISC-IV di casi con DSA con un QIT inferiore a 90 o superiore a 110 che mostra come la discrepanza fra IAG e ICC abbia valore diagnostico soprattutto per i bambini ad alto QIT.

DOI
10.14605/DIS1631901

Keywords
Intelligenza, DSA, discrepanze, superdotazione, IAG, memoria di lavoro, velocità di elaborazione.

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