«Perché la calcolatrice a un dislessico?». Riflessioni didattiche e proposte operative

Zara Mehrnoosh, Sabrina Fusi, Marisa Bono

Proporre a uno studente con dislessia la calcolatrice quale strumento compensativo potrebbe sembrare una contraddizione, in quanto la dislessia è un disturbo specifico nella lettura e non un disturbo specifico in ambito numerico e di calcolo. Negli ultimi anni, però, è diventato sempre più chiaro quanto sia difficile comprendere i disturbi specifici di apprendimento se non si tiene conto delle loro comorbidità e dei fattori multicomponenziali che caratterizzano lo sviluppo delle abilità di lettura, scrittura e calcolo. Nel presente studio vengono riportate le osservazioni svolte su un campione di 94 bambini della scuola primaria, al fine di comprendere quale correlazione vi sia tra dislessia e difficoltà in matematica e fornire adeguate proposte operative.

DOI
10.14605/DIS1331604

Keywords
Dislessia, matematica, calcolatrice, strumento compensativo.

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