Lo screening precoce nella scuola elementare
Alessia Apolito, Giacomo Stella
Il presente lavoro si inserisce all'interno del filone di ricerca che si occupa di studiare metodi e strumenti per identificare il più precocemente possibile i Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Attraverso uno screening di primo livello effettuato verso la fine della prima elementare con semplici prove collettive si può arrivare a evidenziare se esistono difficoltà specifiche e intervenire opportunamente. Con il termine screening si intende una metodologia di rilevazione che è in grado di predire un disturbo sulla base della presenza di un segno critico individuato in precedenza (test predittivo). Il test predittivo misura un fattore di rischio per il disturbo ed è basato sull'assunzione che il risultato del test indica una condizione di rischio che prelude al disturbo. Il test di screening non pretende quindi di evidenziare in modo inequivocabile un disturbo, ma piuttosto di individuare con un buon livello di attendibilità i soggetti a rischio di un determinato disturbo. Non si tratta di porre diagnosi, ma piuttosto di indirizzare a uno studio diagnostico una popolazione che presenta alcuni indici caratterizzanti. Per essere efficace un test di screening deve essere semplice, rapido da somministrare e poco costoso, in termini sia di strumentazione che di impiego di risorse specialistiche. Queste caratteristiche rendono facile la sua impiegabilità e replicabilità nel corso degli anni. I test che prevedono molte prove e la loro somministrazione individuale hanno un grado di validità estremamente elevato, ma molto spesso vengono proposti solo una tantum poiché l'impiego di risorse umane che richiedono è molto dispendioso. In questo caso, i risultati si avvicinano molto a quelli ottenuti con il test diagnostico mentre, nel caso del test singolo di screening, il risultato è sempre l'indicazione di un livello di rischio.
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