Leggi e norme per la Dislessia in Europa. Un’indagine in 13 Paesi e sintesi della situazione
Ghidoni Enrico
Le normative per la dislessia sono in continua evoluzione ed estremamente diversificate nei Paesi europei, evidenziando un quadro generale in cui molti Stati sono ancora lontani da un’ottimale regolamentazione della materia. Mediante la collaborazione dell’European Dyslexia Association (EDA), è stato inviato un questionario conoscitivo a tutte le associazioni aderenti. Le risposte pervenute da 13 nazioni hanno permesso di delineare un panorama abbastanza dettagliato. Nella maggior parte dei Paesi sono presenti norme legislative, molto spesso non specifiche per i DSA ma rivolte a tutti i tipi di disabilità. In molti casi tali norme sono giudicate inadeguate o insufficientemente attuate nella prassi. Le leggi nella maggior parte dei Paesi si occupano del percorso scolastico, più raramente anche dell’università, del mondo del lavoro o di altre problematiche sociali. La diagnosi è spesso richiesta a un professionista sanitario o a un’equipe, ma in alcuni Paesi è sufficiente la valutazione di un insegnante specializzato. Le misure di supporto fornite nei diversi Paesi sono molto variabili sotto il profilo qualitativo e quantitativo. In generale molti Paesi si stanno dotando di norme che adottano un approccio inclusivo, ma è ancora presente il ricorso a classi speciali o a scuole specializzate per i DSA.