Le difficoltà grafo-motorie nella scrittura: correlazione tra riabilitazione grafo-motoria e correttezza ortografica

Claudia Simonetto, Laura Bravar, Cristiano Vanin, Mavi Lodoli, Isabella Lonciari, Marco Carrozzi

Negli studi scientifici nazionali e internazionali lo sviluppo tipico e lo sviluppo atipico dell’abilità di scrittura rimangono ancora poco indagati soprattutto nella loro componente grafo-motoria. Il presente lavoro intende offrire un contributo alla comprensione della scrittura a mano in quanto abilità complessa, tramite uno studio retrospettivo con paradigma sperimentale. Sono stati oggetto di studio e di analisi i dati raccolti nelle cartelle di indagine neuropsicologica di bambini e adolescenti con diagnosi di disgrafia che avessero seguito un programma d’intervento grafo-motorio secondo il Metodo delle famiglie di lettere. Questo metodo implica l’apprendimento dei movimenti scrittori, organizzati in famiglie con movimenti affini, sulla base di una progressione graduale dai più semplici ai più complessi. L’analisi statistica dei dati ha riscontrato e motivato l’efficacia di tale riabilitazione grafo-motoria non solo per quanto riguarda un miglioramento nella grafia, ma anche per la significativa diminuzione degli errori ortografici. Questi risultati suggeriscono l’opportunità di uno standby diagnostico quando la disortografia appare associata a disgrafia. Inoltre, sono stati sottolineati alcuni fattori anamnestici e clinici, quali l’attenzione, che potrebbero influenzare il miglioramento grafo-motorio e ortografico ottenuto tramite l’intervento.

DOI 
10.14605/DIS1511804

Keywords
Disgrafia, riabilitazione grafo-motoria, disortografia, attenzione condivisa, standby diagnostico.

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