Il trattamento visuo-percettivo-motorio e la velocità di lettura
Marco Orlandi, Francesca Magostini, Angelina Capuano, Marta Ronconi, Ilaria Pino
In questo studio vengono analizzati i risultati del trattamento visuo-percettivo-motorio (VPM) sulle abilità di scrittura in corsivo e rapidità/correttezza di lettura di un brano e liste di parole, in termini di efficacia e rateo di variazione in un campione composto da 20 bambini con diagnosi di Disturbo Specifico dell’Apprendimento (DSA). I risultati sono poi stati confrontati con quelli descritti da altri studi relativi ad altre tipologie di trattamento della dislessia evolutiva (sublessicale, balance, neuropsicologico e lessicale). Tra le cinque categorie di trattamento non ci sono sostanziali differenze per incremento di velocità di lettura del brano; notevoli differenze si riscontrano invece nel miglioramento ottenuto nella lettura di parole e non parole e nel numero medio di ore di trattamento. Tutti i tipi di trattamento presi in esame sono efficaci ma, per quanto riguarda il rateo di variazione, il trattamento sublessicale e quello visuo-percettivo-motorio risultano di minor durata. Nel caso specifico del trattamento VPM, si registra il minor numero medio di ore di trattamento. Per la scrittura, in considerazione del campione ristretto, i risultati mostrano solo una tendenza a una maggiore efficacia sul parametro dell’accuratezza rispetto alla velocità. Successivi studi dovranno prevedere un ampliamento della numerosità del campione anche attraverso l’utilizzo di criteri di selezione più stringenti. Inoltre, potranno essere verificati gli effetti dell’interazione con altre tipologie di trattamento.
DOI 
0.14605/DIS1611903
Keywords
Dislessia, scrittura, trattamento visuo-percettivo-motorio.