Approcci contemporanei all’insegnamento della lettura

Margaret J. Snowling

Negli ultimi anni vi è stata una collaborazione entusiastica tra psicologia e educazione nella ricerca sull'insegnamento della lettura. Se da un lato è vero che la maggioranza dei bambini apprende a leggere correttamente indipendentemente dal metodo di insegnamento, dall'altro la scelta del metodo di insegnamento è cruciale per i bambini «a rischio» di insuccesso nella lettura o di quelli che presentano già un disturbo. Questo articolo prenderà in esame vari approcci all'insegnamento della lettura alla luce dei recenti sviluppi teorici nel campo dell'apprendimento della lettura. Per ragioni di spazio, non verranno discusse le specifiche difficoltà che alcuni bambini manifestano nella comprensione (Yuill e Oakhill, 1991). Gli studi esaminati perseguono almeno uno di due specifici obiettivi: o quello di testare le ipotesi circa i fattori causali nello sviluppo della lettura, o quello di valutare l'efficacia di una particolare tecnica di insegnamento (Goswami e Bryant, 1990). Per questa ragione, alcuni studi hanno più un carattere sperimentale e sono rigorosamente controllati, ma possono apparire abbastanza artificiali, in quanto sono distanti dal contesto scolastico. Altri, invece, si focalizzano su situazioni di apprendimento più reali nel contesto naturale della classe. Presi nel loro insieme, i risultati di questi studi indicano che c'è oggi un sostanziale accordo sul modo migliore di insegnare la lettura.

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