Una rassegna critica di alcuni trattamenti della dislessia

Anna Giulia De Cagno, Enrica Mariani, Manuela Pieretti

I processi uditivi rivestono un'importanza critica per lo sviluppo successivo delle abilità linguistiche e di apprendimento. In questo articolo vengono passate in rassegna le migliori ricerche riguardo alla consapevolezza fonologica e al processo uditivo. Negli ultimi anni sono apparsi molti, e controversi, approcci al trattamento della dislessia. Due in particolare sono diventati importanti negli USA nei primi anni Novanta. Ambedue le tecniche non sono mai state supportate da ricerche e la divulgazione dei metodi usati fu affidata a volantini e pubblicità effettuata dagli stessi operatori. Molti genitori, attirati da questi annunci, coinvolsero i propri figli in queste terapie, spesso non proprio economiche. Il primo trattamento è chiamato «training di integrazione uditiva» (auditory integration training) e si basa sulla teoria di Guy Bernard, un medico francese. Il secondo è chiamato «programma di training d'ascolto» (listening training program) e nasce dalla teoria di Alfred A. Tomatis, anche lui medico francese. Il primo approccio utilizza l'amplificazione del suono, mentre il secondo si concentra sul ben noto ascolto sensibile.

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