La mediazione familiare e la dislessia evolutiva: una risorsa possibile

Andrea Biancardi, Silvia Autellitano

possibile che le difficoltà nello studio a casa di un bambino dislessico siano l'effetto di un conflitto familiare e non solo il segno e la conferma del suo disturbo. Se è così la mediazione può costituire uno strumento utile per affrontare le difficoltà di organizzazione nello studio e le più ampie conflittualità familiari, che coinvolgono direttamente i membri della famiglia, primi fra tutti il bambino dislessico stesso e la persona che si occupa dei compiti, solitamente la madre. Per entrare in un'ottica di mediazione occorre attribuire ai bambini e alle famiglie più risorse di quelle che solitamente vengono loro riconosciute per valorizzare la ricchezza e la complessità delle relazioni familiari.

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