“Hip-hop up-prendo”: Centri educativi pomeridiani e laboratori scolastici per ragazzi con disturbi specifici di apprendimento

Maria Chiara Buzzega, Stefania Cucconi, Valentina Dazzi

Il presente articolo non vuole essere un trattato sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA), sui quali, tra l'altro, esiste una letteratura molto vasta ed esaustiva, bensì il racconto di un'esperienza che ci vede impegnati, come educatori, da ormai tre anni, nel lavoro quotidiano con i ragazzi con tali disturbi, in uno spazio e un tempo extra-scolastici. È il racconto di tre anni di lavoro, dell'incontro con i ragazzi, dell'applicazione quotidiana di un metodo di lavoro basato sull'uso continuativo di strumenti compensativi, in particolare sulla comprensione del testo, e della ricaduta di tale lavoro sui ragazzi, sul loro apprendimento, ma anche sulla loro autostima e sul loro sistema di relazioni. L'esperienza che presentiamo è anche un fortunato e vincente lavoro di rete, nato dalla collaborazione e dal costante e assiduo coinvolgimento di tutti gli enti e servizi territoriali, quali la famiglia, la scuola, l'extra scuola, il servizio di Neuropsichiatria infantile, con lo scopo di realizzare una vera e propria integrazione di questi ragazzi.

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