“Brano”/”Non Brano”

Alberto Zerbini, Barbara Cividati, Itala Riccardi Ripamonti, Valentina Russo

Gli autori sono partiti dall'ipotesi che si potessero ricavare informazioni utili sulle abilità di lettura, confrontando i tempi e la correttezza tra la lettura di un «Brano» e di un «Non­Brano». Per «Non­Brano» si intende un testo in cui tutte le «Parole» sono mescolate e, di conseguenza, non è possibile avvalersi dell'aiuto delle informazioni semantiche e morfosintattiche, il che ovviamente determina una maggiore difficoltà nella lettura in questa prova rispetto al «Brano». In particolare, interessava valutare come evolve nel tempo la differenza nelle prestazioni tra le due prove e, quindi, confrontare i dati raccolti con quelli di un campione di dislessici, così da poter disporre di un ulteriore aiuto diagnostico. La ricerca si è svolta valutando un'ampia casistica di normolettori — studenti di scuola primaria, secondaria nonché adulti — e in bambini dislessici. Il confronto ha dato valide indicazioni sull'utilità diagnostica della prova e ha offerto un ampio spunto di riflessione sulle difficoltà specifiche che si possono riscontrare in alcuni soggetti dislessici e, conseguentemente, sulla specificità del trattamento da intraprendere.

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