Miglioramento delle capacità cognitive e percettive dei soggetti dislessici attraverso la scherma e gli scacchi

Salvatore Cravotta

La ricerca ha lo scopo di offrire alla scuola dell'autonomia un modello motorio nuovo per gli alunni con problemi di dislessia. Attraverso il gioco degli scacchi e della scherma è possibile abituare l'alunno a trovare un giusta soluzione a un problema sia motorio sia relativo all'apprendimento scolastico, facendo migliorare le capacità cognitive e percettive dei soggetti dislessici con l'acquisizione dei fondamentali delle due discipline sportive. L'alunno, grazie alla conoscenza del proprio io e alla consapevolezza personale delle proprie capacità, riuscirà a pervenire a un maggiore controllo della memoria per dare una giusta risposta alla domanda. Un corso appropriato di scherma e di scacchi aiuterà non solo a sviluppare, nei soggetti dislessici, i concetti teoricopratici della disciplina e dei fondamenti del gioco, ma anche a offrire uno strumento motorio non impegnativo per sviluppare nell'individuo il pensiero formale. Il soggetto dislessico che lavora all'interno di una classe acquisirà fiducia nei propri mezzi, rispetto delle regole condivise, elaborate e messe a disposizione di tutta l'intera comunità scolastica. Grazie all'esercizio della disciplina il movimento diventerà, con la pratica, armonico, aiuterà l'alunno al confronto e gli permetterà di affrontare situazioni problematiche grazie allo sviluppo di nuove abilità.

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