Analisi del profilo prestazionale nelle difficoltà di calcolo

Emiliano Pizzicannella, Pierluigi Abbruzzese, Elena Aldinucci, Christina Bachmann, Pierluigi Zoccolotti

Lo studio ha valutato l’applicabilità di statistiche sul caso singolo per esaminare la presenza di deficit significativi nelle diverse competenze matematiche, e confrontare le varie prestazioni di uno stesso soggetto al fine di mettere in evidenza eventuali dissociazioni prestazionali. Sono state esaminate sei bambine/ragazze con sospetto disturbo di calcolo a cui sono state somministrate cinque prove della Batteria per la Discalculia Evolutiva BDE2: Scrittura di numeri; Inserzioni; Calcolo a mente; Operazioni scritte e Moltiplicazioni a mente. Il profilo individuale di risposta è stato analizzato utilizzando il test T (Crawford & Howell, 1988) per la identificazione di un deficit in una data area matematica, e il BSDT (Crawford & Garthwaite, 2007) per il confronto intra-individuale tra le prestazioni nelle diverse competenze matematiche. L’uso integrato di questi due test ha consentito di evidenziare sia profili dissociati sia una ragazza con un disordine generalizzato. La classificazione delle differenze prestazionali secondo la terminologia proposta da Crawford e Garthwaite (2005) in dissociazioni classiche o forti permette una quantificazione della tipica eterogeneità presente nel disturbo delle abilità aritmetiche. Viene discusso in che modo l’utilizzo di statistiche sul caso singolo possa rivelarsi utile nella pianificazione di interventi riabilitativi mirati.

DOI
10.14605/DIS532403

Keywords
Disturbo di calcolo, Disturbo delle abilità aritmetiche, Dissociazione, Casi singoli, Diagnosi.

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