Effetto dell’ansia per la matematica sull’apprendimento

Gianni Alberto Lanfaloni, Massimo Piccirilli, Silvia Ilicini, Patrizia D’Alessandro, Sandro Elisei

L’ansia per la matematica (AM) è concordemente considerata un fattore in grado di ostacolare l’apprendimento. Tuttavia, è noto che alcuni studenti, pur manifestando un livello elevato di AM, riescono a ottenere prestazioni adeguate. Lo studio presente ha coinvolto studenti del primo anno di scuola secondaria. All’inizio dell’anno, per identificare gli studenti con livelli elevati di AM, è stato utilizzato il questionario AMAS (Abbreviated Math Anxiety Scale); alla fine dell’anno, per identificare gli studenti che avevano acquisito i livelli minimi di competenza previsti dal curricolo scolastico è stato utilizzato un test standardizzato per valutare le abilità di calcolo. I risultati suggeriscono che l’AM, anche quando elevata, non impedisce necessariamente l’acquisizione di competenze matematiche. Tra gli studenti con livelli elevati di AM, coloro che ottengono prestazioni adeguate, rispetto a coloro che non le ottengono, presentano un equivalente timore per la valutazione della propria prestazione ma manifestano una motivazione allo studio significativamente più alta. È verosimile che l’interesse per la matematica e l’interpretazione che ogni studente fornisce del proprio stato di ansia possa controbilanciare il timore dell’insuccesso. I risultati mettono in luce la necessità di adottare approcci didattici che prendano in considerazione le differenze individuali nella capacità di gestire le componenti emozionali dell’apprendimento.

DOI 
10.14605/DIS632502

Keywords
Ansia per la Matematica, AMAS, Apprendimento della Matematica, Insegnamento della Matematica, Adolescenza, Scuola Secondaria.

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