La relazione tra pensiero creativo e dislessia evolutiva

Alice Disarò

A partire dagli ultimi vent’anni del secolo scorso, diversi studiosi hanno cominciato a riscontrare come molti personaggi illustri presentassero, al contempo, uno spiccato pensiero creativo e caratteristiche riconducibili a un disturbo dell’apprendimento. Si è iniziato a ipotizzare che potesse esserci un collegamento tra la difficoltà di apprendimento e la maggiore creatività osservata. Ciò ha suscitato grande curiosità nei ricercatori fino a far nascere l’idea che ci possano essere punti di forza nelle persone con dislessia evolutiva. L’obiettivo del presente articolo è stato quello di approfondire la letteratura scientifica per indagare la relazione tra dislessia evolutiva e creatività. Il riscontro dell’esistenza di una maggiore creatività nelle persone con dislessia evolutiva potrebbe ripercuotersi positivamente sul contesto scolastico, sociale e personale. Tuttavia, i risultati degli studi considerati per il presente articolo appaiono contrastanti: alcuni autori ritengono più creative le persone con dislessia evolutiva, altri concludono che il livello di creatività non sia differente. Vengono presi in considerazione diversi fattori che potrebbero influire sui risultati ottenuti, quali intelligenza, genere o età dei partecipanti. L’unico fattore rilevante sembra essere l’età. Infatti, diversi studi riportano un marcato pensiero creativo negli adulti con dislessia. La maggior parte degli articoli presi in esame afferma che la pluralità di risultati ottenuti dipende principalmente dalle diverse modalità di campionamento oppure dalla tipologia di compito utilizzato per misurare la creatività.

DOI 
10.14605/DIS512403

Keywords
Dislessia evolutiva, Creatività, Pensiero creativo, Disturbi specifici dell’apprendimento, Apprendimento.

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