Ragazzi con ADHD in epoca Covid-19: benessere, benefici e criticità della scuola in DaD

Eugenia Di Barbora, Giovanna Berizzi, Maddalena Vulcani, Cinzia Scheriani

La pandemia determinata dal Covid-19 ha creato nuove ed epocali sfide a tutti i livelli della collettività, incluso l’ambito educativo e formativo. Gli individui con disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) sono stati esposti al disagio provocato dalle misure pandemiche e di distanziamento fisico (Bobo et al., 2020; Cortese et al., 2020, Melegari et al., 2020), con possibili manifestazioni e ricadute sui disturbi nucleari, su quelli secondari, nonché sul piano formativo (Becker et al., 2020). Le misure restrittive e la didattica a distanza (DaD, DDI) sono stati fattori a forte incidenza per tutta la popolazione scolastica e potenzialmente ulteriori fattori di rischio per bambini e ragazzi con disturbi dello sviluppo neurologico. Il presente lavoro, promosso da AIDAI FVG, costituisce un piccolo ma mirato studio esplorativo volto a descrivere ed esaminare lo stato di benessere, le difficoltà e gli eventuali benefici dati dalle pratiche di apprendimento a distanza, durante la pandemia Covid-19, in un campione di allievi di scuola primaria e secondaria di 1 grado con disturbo da deficit di attenzione / iperattività (ADHD) e di genitori degli stessi.

DOI 
10.14605/DIS322202

Keywords
ADHD, Covid-19, Genitori di ADHD, Benessere, DaD.

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