Abilità numeriche nella scuola primaria e memoria di lavoro visuo-spaziale

Yoyce Pellizzer

Per un lungo periodo si è creduto, in accordo con le idee piagetiane, che lo spazio potesse essere un impedimento nell’acquisizione dei concetti numerici; le caratteristiche spaziali degli oggetti venivano viste infatti come un ostacolo nel riconoscimento delle proprietà numeriche. Solo ultimamente è stato reso noto l’importante ruolo dell’informazione spaziale. La costruzione delle prime abilità numeriche deriva dalla manipolazione e osservazione di oggetti dell’ambiente. Con questo cambio di prospettiva, la relazione tra numeri e spazio sta ricevendo sempre più attenzione considerato che in letteratura si trovano numerosi studi comportamentali e neuro-funzionali in continua evoluzione; i più recenti sostengono la presenza di un’organizzazione spaziale della rappresentazione del numero. Il presente lavoro nasce con l’intento di verificare la relazione tra memoria di lavoro visuo-spaziale e abilità numeriche. Lo studio è stato condotto su un campione di 300 soggetti frequentanti la scuola primaria (si trovano 150 femmine e 150 maschi).

DOI 
10.14605/DIS222103

Keywords
Memoria di lavoro visuo-spaziale, Abilità numeriche, Scuola primaria, AC-MT, Test di Corsi.

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