Confronto delle prestazioni di lettura di testi in Times New Roman e in EasyReading in soggetti con DSA e DA

Valentina Mengoni, Laura Maria Castagna

Negli ultimi anni alcuni studi hanno indagato l’efficacia dei font di scrittura detti «ad alta leggibilità», poiché l’utilizzo di essi per la stesura di testi potrebbe aumentare la velocità e migliorare la correttezza di lettura. L’obiettivo dello studio sperimentale, trial non controllato, era verificare se le prestazioni di lettura di bambini con Disturbo Specifico di Apprendimento e con Difficoltà di apprendimento possano migliorare utilizzando il font di scrittura EasyReading, che secondo le ricerche riassunte dall’AID è l’unico font che facilita la lettura, anche se in modo non significativo. Per questo si è scelto di proporre il font EasyReading e analizzare i risultati delle prestazioni di lettura. Il campione era composto da 14 soggetti, con un range di età fra i 7 e 11 anni ed età media di 9,2, con diagnosi di Disturbo Specifico di Apprendimento e Disturbi evolutivi delle abilità scolastiche non specificati rilasciata dal team multidisciplinare dell’Istituto Santo Stefano di Civitanova e Filottrano. A tutto il campione sono state somministrate prove di lettura (un brano, quattro liste di parole e tre liste di non parole) nel font standard di produzione (Times New Roman) e dopo 30 giorni sono state nuovamente somministrate le stesse prove nel font ad alta leggibilità scelto (EasyReading). Sono state confrontate la rapidità (sillabe/secondo) e la correttezza (numero totale di errori). I risultati hanno evidenziato un miglioramento statisticamente significativo (p < 0,05) in rapidità e correttezza di lettura di brano e nella lettura di liste di parole con il font EasyReading rispetto al font standard. La migliore prestazione potrebbe quindi facilitare le attività di decodifica del testo.

DOI 
10.14605/DIS122003

Keywords
Dislessia, Disturbi Specifici di Apprendimento, Disturbi di apprendimento, Strumenti compensativi, Font.

Indietro