Un progetto di valorizzazione delle persone nelle organizzazioni: il counseling psicologico sul posto di lavoro nell’Azienda USL di Modena

Lucia Camellini, Maria Cristina Florini, Caryn Vallesi

La “società lavorativa” del XXI secolo richiede ai lavoratori disponibilità di migliori repertori di capacità operative e maggiori risorse cognitive e relazionali; da queste possono derivare per il lavoratore ansia, stress, burnout, mobbing, workaholism, conflitti interpersonali e simili, più genericamente definiti come “disagio lavorativo”. Tale rischio non esonera il settore sanitario; l’Azienda USL di Modena, in risposta a tali necessità, ha progettato ed implementato un servizio di counseling psicologico finalizzato al contrasto del disagio lavorativo e alla promozione del benessere organizzativo. Nel presente articolo, a partire dall’esperienza modenese, vengono discussi vantaggi e svantaggi delle diverse modalità di impostazione degli interventi, nonché della loro comunicazione e collocazione organizzativa. Inoltre, vengono presentati alcuni casi significativi e avanzate osservazioni prospettiche di stampo strategico.

DOI 
10.14605/CS911603

Keywords
Counseling psicologico; disagio lavorativo; sviluppo risorse umane; sanità.

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