La percezione della prospettiva spaziale nei bambini autistici

Luigi Russo

Partendo dalle ipotesi elaborate da Piaget (1926) e da Piaget e Inhelder (1969) riguardo alla relazione tra le abilità cognitive e le abilità sociali nello sviluppo psicologico nei bambini normali, alcuni studiosi si sono soffermati sulle abilità visuo-spaziali nelle persone con autismo cercando di comprenderne i processi ed eventualmente i substrati neurobiologici, altri cercando di specificare il legame esistente tra alcuni deficit nella percezione e le altre caratteristiche cliniche dell'autismo, in particolar modo la compromissione sociale. La presente ricerca intende fornire un contributo allo studio della percezione della prospettiva spaziale nei bambini autistici presentando le prestazioni ottenute, a una prova di presa di prospettiva spaziale costruita ad hoc, da un gruppo di bambini autistici, uno di bambini con ritardo mentale e da un gruppo di controllo.

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