Praticare l’approccio anti-oppressivo nel lavoro sociale con le persone con disabilità
Maria Turati
Il presente saggio intende sviluppare una riflessione sulla pratica dell’approccio anti-oppressivo nei servizi per le persone con disabilità. A partire dai concetti fondamentali dell’approccio e dalle ricerche, si evidenzia come si manifestano le forme di oppressione nell’esperienza di vita delle persone con disabilità in termini di effetti negativi sulle relazioni sociali e sulle relazioni interpersonali. In particolare, la riflessione si sviluppa sulle possibili ripercussioni dell’oppressione all’interno delle relazioni di aiuto, connotate da una situazione di disparità di potere, per promuovere una pratica riflessiva volta a costruire relazioni più eque e processi decisionali condivisi. Inoltre, si esplorano le implicazioni operative dell’approccio in particolare nella fase di assessment e progettazione, per delineare come gli strumenti possono sostenere l’azione anti-oppressiva degli operatori. Il saggio si conclude con una riflessione sul possibile ruolo degli operatori nel ridurre l’impatto dell’oppressione nell’esperienza di vita delle persone con disabilità a partire dalla costruzione di progetti di aiuto e sostegno in ottica partecipativa e allargata alle comunità e ai territori.
DOI 
10.14605/SrLS122403
Keywords
Lavoro sociale anti-oppressivo, persone con disabilità, discriminazione, partecipazione, assessment.