La partecipazione nei servizi per la disabilità: una ricerca qualitativa nel comasco

Giorgia Bruno Florio

La partecipazione nei servizi sociali tra operatori sociali, persone
con disabilità e familiari è un tema sul quale i professionisti
si interrogano per le diverse implicazioni di natura pratica ed
etica. Tuttavia, spesso ci si ritrova a vivere una vera confusione
semantica dove vengono enfatizzate parole che rischiano di
essere vuote nella singola situazione. Empowerment, reciprocità,
partecipazione, agency e risorse sono alcuni dei vocaboli pronunciati
dai vari esperti del sociale che rimangono aridi se non
vengono declinati in azioni che rispettano il loro significato pieno.
Il punto di partenza di questo saggio è comprendere se è
possibile distinguere nella pratica concreta la partecipazione
autentica e quali fattori nei servizi per la disabilità la distinguono.
La vera partecipazione è possibile ma per renderla tale è
necessario che gli operatori condividono parte del loro potere
venendo meno dall’autoreferenzialità della progettualità
accompagnando l’attivazione delle energie dei soggetti più
vulnerabili. Ciò consente, in primo luogo, di migliorare i servizi
stessi dal momento che vengono coinvolte le persone che conoscono
la menomazione a partire dalle limitazioni e implicazioni
nella vita quotidiana. In secondo luogo, permette di far valere la
prospettiva di questi ultimi, spesso messi in secondo piano nei
processi decisionali in quanto considerati ricettori passivi delle
prestazioni che vengono definite da altri.

DOI 
10.14605/LS119

Keywords
Partecipazione – Servizi sociali – Disabilità – Lavoro sociale – Fronteggiamento.

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