Primi risultati di un’indagine empirica sulla qualità percepita da parte degli studenti dell’Università di Cassino

Maurizio Esposito, Maria Ferrara

Il tirocinio, nella formazione degli assistenti sociali, costituisce un processo di apprendimento del ruolo professionale in modo diretto e partecipato, attraverso l’esperienza professionale svolta sul campo. Lo stato di emergenza determinato dal Coronavirus ha imposto di rivedere l’organizzazione dell’attività di tirocinio
consentendo agli studenti di svolgerlo a distanza con il supporto dei tutor interni e degli enti con assistenti sociali disponibili alla supervisione. Obiettivo della ricerca è stato quello di valutare la qualità dell’attività del tirocinio a distanza. I dati sono stati raccolti attraverso la somministrazione di questionari costruiti ad hoc utilizzati negli anni precedenti, ma modificati alla luce delle nuove modalità di svolgimento del tirocinio. Oltre l’80% degli studenti (L-39 e LM-87) è soddisfatto di come è stato svolto il «tirocinio», sia interno che esterno, poiché considerato molto
interessante e formativo. I punti di forza vengono confermati in entrambi i corsi di laurea (rapporto studente/tutor; professionalità e competenza, disponibilità), tuttavia emergono criticità relativamente alla modalità a distanza introdotta in conseguenza della pandemia, che contempla inevitabilmente la mancanza di
contatto diretto del lavoro sul campo e risulta meno efficace nel far comprendere la professione che andranno a svolgere. Non si può escludere l’importanza esperienziale del tirocinio svolto sul campo; tuttavia la modalità online, pur rimanendo una scelta da effettuare solo in senso residuale, ha consentito di non bloccare
il sistema e di far laureare nei tempi previsti gli studenti che ne hanno usufruito.

DOI 
10.14605/LS105

Keywords
Tirocinio – Formazione – Qualità – Valutazione – Pandemia

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