Percorsi alternativi di supervisione dei tirocini ai tempi del Covid-19

Maria Lucia Piga, Laura Pinna

Com’è noto, il Covid-19 ha comportato una ridefinizione delle modalità operative del lavoro sociale, attraverso lo smart working e l’utilizzo degli strumenti professionali «in remoto» (colloquio o riunione d’équipe). La ivisitazione del modo di operare degli assistenti sociali, che ha permesso di rispondere alle indifferibili esigenze dei professionisti nei servizi in un periodo così critico come quello pandemico, ha avuto una ricaduta nella realizzazione dei tirocini curricolari «classici» per gli studenti iscritti nei corsi di laurea in Servizio Sociale, comportando una drastica limitazione quando non l’interruzione degli stessi tirocini, percorsi obbligati
e fondamentali nella formazione dei futuri assistenti sociali.
Pertanto, la loro alterazione da un lato ha comportato la decurtazione di una parte fondamentale del percorso di studi, dall’altro però ha suscitato un fattivo confronto tra le istituzioni deputate.
Con questo lavoro si vuole portare l’esempio di una consolidata esperienza di «corresponsabilità formativa» tra Università di Sassari e Ordine degli Assistenti Sociali – Regione Sardegna, che ha favorito la realizzazione di «laboratori di tirocinio» attraverso il coinvolgimento dell’intera comunità professionale, sotto la regia dei docenti a contratto di tirocinio. Questo ha aperto lo sguardo delle due istituzioni su un’ipotesi di stesura di Linee guida, al fine
di «modellizzare» la messa a sistema di tale esperimento formativo.

DOI 
10.14605/LS101

Keywords
Servizio Sociale – Covid-19 – Supervisione – Tirocinio curricolare – Linee guida

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