Il lockdown e la dipendenza da gioco d’azzardo

Silvia Formentin, Annarita Brizzi, Giulia Chinellato, Rosa Ranieri, Giancarlo Zecchinato, Arianna Camporese, Guglielmo Cavallari

L’articolo propone anzitutto un quadro descrittivo dei comportamenti e dei vissuti dei pazienti in trattamento al SerD UOC Padova e Piove di Sacco per dipendenza da gioco d’azzardo, relativi al periodo di lockdown da marzo a maggio 2020. Attraverso un’indagine effettuata mediante un questionario online, lo studio ha permesso di comprendere in che modo un evento potenzialmente stressante e improvviso possa aver inciso sui loro comportamenti, evidenziando come per molti l’indisponibilità delle possibilità di gioco sia stata una risorsa e un’occasione per vivere meglio diversi aspetti della propria vita, tra cui anche le relazioni familiari. Un ulteriore approfondimento dei dati ha consentito di raccogliere tre tipi di atteggiamenti e opinioni relativi al rapporto tra lockdown e gioco d’azzardo, ai quali sono differentemente associate caratteristiche relative alla gravità del gioco iniziale e la durata del trattamento, nonché diversi aspetti qualitativi relativi ai criteri DSM-5 (APA, 2013) registrati al momento della presa in carico. Gli autori discutono queste differenze mettendo in luce alcuni aspetti del complesso rapporto tra dipendenza da gioco d’azzardo e ambiente sociale circostante. Gli esiti dell’attuale ricerca hanno una duplice valenza, sul piano clinico e sul piano della prevenzione, rispettivamente in termini di gestione del disturbo e di identificazione di misure di contenimento nella diffusione del disturbo da gioco d’azzardo patologico.

DOI 
10.14605/LS96

Keywords
Gioco d’azzardo – Lockdown – Stress – Atteggiamenti – Craving

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