Vol. 1, n. 2, ottobre 2024 — pp. 5-6
EDITORIALE
Siamo liete di presentare il secondo numero della rivista che raccoglie una serie di contributi di rilevante interesse per la comunità accademica e dei professionisti nel contesto del Lavoro sociale. In questo numero, il primo articolo è un saggio a cura di Fabio Folgheraiter, che presenta una riflessione sull’Approccio ecologico-sociale di Vladimir Hudolin e sulle sue connessioni con il volontariato da parte di persone «esperte per esperienza». A partire dai concetti di ecologia sociale e di spiritualità antropologica, l’autore evidenzia l’importanza e il valore del volontariato ad opera di coloro che in prima persona hanno attraversato un percorso di cambiamento esistenziale.
Nel secondo articolo, le autrici Anna Dal Ben e Maria Barba presentano i risultati di una ricerca qualitativa condotta all’interno di una struttura residenziale terapeutica per adolescenti con psicopatologie. Lo scopo della ricerca è stato quello di dare voce ai vissuti dei protagonisti, sia i giovani ospiti della comunità che i loro familiari, mettendo in evidenza come, nella complessità di queste situazioni, l’inserimento in struttura residenziale costituisca un momento di cambiamento trasformativo per l’intero nucleo famigliare.
Maria Turati, nel terzo articolo, presenta un saggio sul tema dell’approccio anti-oppressivo nell’ambito dei servizi sociali rivolti alle persone con disabilità. Nelle prime pagine del contributo l’autrice discute il tema sul piano teorico, per trattare successivamente le implicazioni per la pratica professionale degli assistenti sociali, in particolare relativamente alla fase di assessment e di progettazione degli interventi. L’autrice sottolinea come la funzione di contrasto alle pratiche oppressive da parte dei professionisti si estenda al lavoro con le comunità, non limitandosi gli interventi al livello di caso con singole persone e famiglie.
Il quarto articolo, scritto da Beatrice Cacopardo, presenta gli esiti di una ricerca sul tema dell’integrazione delle tecnologie digitali nei servizi sociali. L’autrice, attraverso i dati tratti da interviste e focus group condotti con assistenti sociali, ha esplorato il loro punto di vista in merito all’utilizzo delle tecnologie nelle relazioni di aiuto, ponendo il focus sulle implicazioni etiche e sulle sfide professionali che questi strumenti sollecitano.
Il numero si conclude con un articolo nella sezione «Voci dal Campo». Le autrici, Francesca Megni e Alessandra Spreafico, presentano un’interessante esperienza di collaborazione tra il mondo della scuola e il servizio sociale denominata «Il Protocollo dei tre passi». La finalità del protocollo è quella di migliorare la comunicazione e la collaborazione tra la scuola e i servizi sociali nei casi in cui si presentano situazioni di disagio o pregiudizio rispetto agli alunni delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Nell’articolo si descrivono le finalità e le caratteristiche del protocollo, anche attraverso alcuni esempi di applicazione e vengono inoltre discusse alcune riflessioni derivanti da una prima rilevazione delle opinioni degli insegnanti sul percorso.
Desideriamo esprimere un sentito ringraziamento a tutti gli autori e a tutte le autrici che hanno contribuito alla realizzazione di questo numero, mettendo a disposizione della comunità accademica e professionale esiti di riflessioni teorico-metodologiche, di ricerche empiriche e di sperimentazioni innovative.
Auguriamo una proficua lettura di questo numero, con la speranza che gli articoli presentati possano essere di stimolo e di supporto sul piano della formazione e dello sviluppo di ulteriori ricerche.
Elena Cabiati e Francesca Corradini
Milano, dicembre 2024