La valutazione dell’orientamento negativo al problema: validazione italiana del Negative Problem Orientation Questionnaire

Gioia Bottesi, Marta Ghisi

L’orientamento negativo al problema riflette un atteggiamento negativo nei confronti dei problemi.
Tale costrutto include: interpretazione degli eventi problematici come minacciosi; percezione di
scarsa auto-efficacia e di possedere capacità di problem solving carenti; pessimismo circa gli esiti
del problem solving; bassa tolleranza alla frustrazione. Numerosi studi hanno evidenziato come
l’orientamento negativo al problema costituisca un fattore di vulnerabilità e mantenimento nel
disturbo d’ansia generalizzata e nella depressione. Il Negative Problem Orientation Questionnaire
(NPOQ) è un questionario self-report che valuta la componente cognitiva dell’orientamento negativo al
problema e che ha dimostrato ottime proprietà psicometriche nelle versioni in lingua francese, inglese
e spagnola. Obiettivo del presente studio è la validazione italiana di tale questionario.
Hanno preso parte allo studio 590 individui non clinici e 76 pazienti con disturbi d’ansia e/o
depressivi, che hanno compilato una batteria di questionari somministrati in ordine controbilanciato.
I risultati hanno evidenziato che il NPOQ possiede una struttura monofattoriale e un’ottima coerenza
interna nel campione sia non clinico, sia clinico, oltre che buone stabilità temporale, validità di
costrutto e validità discriminante. L’associazione tra orientamento negativo al problema e worry
è risultata più forte di quella tra tale costrutto e i sintomi ansiosi, depressivi e legati al distress
generale. Infine, i punteggi al NPOQ non sono risultati influenzati da genere, età e livello di
istruzione. In conclusione, quanto emerso supporta l’utilizzo del NPOQ come valido strumento di
autovalutazione da impiegare nel contesto italiano sia non clinico che clinico.

Keywords
Orientamento negativo al problema, Validazione, Self report, Struttura fattoriale, Proprietà psicometriche.

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