Anginofobia: presentazione di un caso clinico secondo l’applicazione del trattamento cognitivo-comportamentale

Susanna Tolomeo, Francesco Vincelli, Giovanni Capoderose

L’articolo descrive la concettualizzazione e il trattamento cognitivo-comportamentale, secondo
il modello comportamentale della genesi e del mantenimento delle fobie di Mowrer (1960)
e l’integrazione di alcune tecniche cognitive di Beck (1995) e Wells (1997), di un caso di
anginofobia, in una giovane donna di 34 anni. In seguito alla fase di assessment che ha previsto
la somministrazione di strumenti quali il Minnesota Multiphasic Personality Inventory-2 (MMPI-2), la
Symptom Checklist-90-R (SCL-90-R) e il ricorso all’analisi funzionale, l’intervento è proseguito con
la definizione del piano di trattamento secondo il modello di Dobson (2002), ritenuto dal terapista
scrivente esaustivo e costituito da quattro obiettivi ordinati in base al grado di disagio provocato. Il
trattamento ha previsto il ricorso a tecniche comportamentali — esposizione graduata — cognitive
— ristrutturazione cognitiva — e a un training per l’assertività e per l’autostima, al fine di migliorare il
funzionamento adattivo della paziente e la sua qualità di vita. Nell’articolo vengono, inoltre, evidenziati
gli aspetti più rilevanti della relazione terapeutica, costruita insieme alla paziente, secondo le
caratteristiche specifiche dell’approccio cognitivo-comportamentale (Gilbert & Leahy, 2009).
Al termine del trattamento, la paziente ha riportato una remissione della sintomatologia con
importanti miglioramenti nel tono dell’umore, nella qualità dei pensieri, dei comportamenti e del
benessere fisico.

Keywords
Anginofobia, Fobia specifica, Concettualizzazione del caso, Terapia cognitivo- comportamentale, Relazione terapeutica.

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