Criteri e classificazione diagnostica della tricotillomania nell’ottica del DSM-V

Marta Ghisi, Gioia Bottesi

La tricotillomania consiste nello strappo cronico di capelli o peli ed è attualmente classificata dal
DSM-IV-TR all’interno della categoria dei «disturbi del controllo degli impulsi non altrove classificati».
Studi recenti suggeriscono l’inadeguatezza dei criteri diagnostici; in particolare, i criteri B e C sono
stati considerati eccessivamente rigidi e restrittivi, nonché scarsamente predittivi della gravità dei
sintomi e della compromissione funzionale generalmente associate a questo disturbo. Gli attuali
criteri diagnostici rappresentano pertanto un ostacolo al lavoro del clinico a livello sia diagnostico
sia terapeutico. Nella presente rassegna sono state prese in considerazione le principali evidenze che
supportano la necessità di riconsiderare i criteri diagnostici adottati in ambito clinico. Sono state
inoltre esaminate le più accreditate classificazioni diagnostiche alternative proposte fino ad ora alla
luce dei risultati di recenti ricerche. Infine, particolare attenzione è stata rivolta alle proposte tuttora
in fase di valutazione per il DSM-V, le quali riguardano una serie di variazioni nei criteri diagnostici e
la possibilità di includere il disturbo all’interno della categoria dei «disturbi comportamentali ripetitivi
focalizzati sul corpo», che andrebbero a costituire il sottotipo motorio dei «disturbi dello spettro
ossessivo-compulsivo».

Keywords
Tricotillomania, criteri diagnostici, classificazione diagnostica, DSM-V, spettro ossessivo-compulsivo.

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