Una prospettiva clinico-evolutiva per la comprensione e il trattamento del disturbo ossessivo-compulsivo

Gisela Röper

Un senso cronico di insicurezza riveste un ruolo centrale nello sviluppo del disturbo. I sintomi
ossessivo-compulsivi possono essere visti come una modalità per ottenere un senso di «presa
interna» nell’affrontare i compiti quotidiani, che costituiscono una sfida impegnativa. Poiché i rituali
di solito devono essere compiuti nonostante siano ritenuti inutili o esagerati, i pazienti soffrono di
vergogna o di colpa per non essere in grado di resistere all'impulso del rituale. Ciò comporta una
permanente minaccia all’autostima.
Partendo da una prospettiva clinico-evolutiva, il contributo fornisce una descrizione delle traiettorie
dei diversi temi di insicurezza e di come essi si combinano in un senso di insicurezza. Viene proposto
un punto di vista evolutivo come base dei metodi di trattamento cognitivo-comportamentali. Una
particolare attenzione è posta alla autostima generale, che dovrebbe rappresentare un focus durante
tutto il trattamento, al fine di rendere durevoli i risultati. Sono descritti due casi che illustrano
l’inclusione di una prospettiva evolutiva nel trattamento cognitivo-comportamentale.

Keywords
Disturbo ossessivo-compulsivo, terapia cognitivo-comportamentale, psicologia evolutivo-clinica, acquisizione di un disturbo ossessivo-compulsivo.

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