Relazione terapeutica, motivazione al trattamento e cicli interpersonali: un caso di disturbo ossessivo-compulsivo

Viviana Balestrini, Barbara Barcaccia, Angelo Maria Saliani

La costruzione di una solida alleanza terapeutica è la pietra angolare per incrementare la
collaborazione alla terapia. Ciò è particolarmente vero nel caso dell’esposizione con prevenzione della
risposta (E/RP), un trattamento molto efficace ma al tempo stesso disagevole per i pazienti, tant’è che
molti di loro rifiutano di sottoporvisi.
Nel caso presentato, l’elevato livello di oppositività interpersonale rendeva difficile al paziente l’aderenza
a una qualsivoglia indicazione proposta dallo psicoterapeuta. Per tale motivo si è attuata una specifica
modulazione della relazione terapeutica, si è posta una particolare attenzione alla formulazione condivisa
del caso e al ruolo cruciale giocato da alcuni tipici cicli interpersonali nel mantenimento del disturbo. In
particolare, l’individuazione dei cicli interpersonali ha consentito al terapeuta di modulare in modo più
fine ed efficace la relazione terapeutica, e gli ha permesso altresì di evitare le «trappole» rappresentate
da tali cicli, che possono facilmente riproporsi anche tra paziente e terapeuta.
Inoltre il riconoscimento e la comprensione condivisa dei cicli interpersonali con il paziente hanno
fornito informazioni utili per interventi psicoeducativi sia con lui che con i suoi familiari, e hanno
contribuito a incrementare la motivazione al trattamento, favorendo il processo di accettazione del
rischio e l’adesione alle procedure di prevenzione della risposta.

Keywords
Relazione terapeutica, adesione al trattamento, cicli interpersonali, accettazione del rischio, disturbo ossessivo-compulsivo, esposizione con prevenzione della risposta.

Indietro