Strategie comunicative nell’interazione con un bambino autistico: dalla comunicazione facilitata all’intervento comportamentale

Silvia Perini, Dolores Rollo, Rita Gazzotti

Scopo del presente lavoro è contribuire al dibattito sull’efficacia della comunicazione facilitata, una
metodologia di comunicazione assistita nella quale soggetti con autismo o con gravi ritardi e/o del
tutto privi di linguaggio verbale, sono messi nelle condizioni di comunicare. Nella comunicazione
facilitata il disabile comunica grazie al supporto fisico di un «facilitatore» che gli sostiene il braccio o
parti di esso. L’authorship dei messaggi, e cioè il fatto che i messaggi siano il frutto del facilitatore e
non del disabile, è il punto critico della metodologia, come mostrato in numerosi studi empirici.
La nostra ipotesi di lavoro presuppone che in assenza dell’abituale facilitatore il soggetto sia del tutto
incapace di comunicare. La ricerca è stata condotta con un bambino autistico di 12 anni esaminato in
due diversi setting: (a) analisi sperimentale della comunicazione nella struttura speciale frequentata
nel pomeriggio e (b) intervento educativo a scuola, dove il focus consisteva in un approfondito
assessment comportamentale e nella programmazione di un intervento individualizzato per il
potenziamento della comunicazione. Abbiamo predisposto tre diverse modalità procedurali a seconda
che le risposte siano date con il supporto di un (1) facilitatore vedente, un (2) facilitatore cieco,
oppure con il solo supporto dello (3) sperimentatore.
I risultati mostrano che le risposte erano più appropriate quando il facilitatore era al corrente delle
domande, permettendo così di concludere che: (a) non ci sono evidenze empiriche a sostegno
dell’effi cacia della comunicazione facilitata; (b) vanno condotti ulteriori studi per indagare meglio
il meccanismo alla base della facilitazione; (c) occorre considerare il contributo che l’approccio
comportamentale può dare al recupero dei deficit comunicativi.

Keywords
Comunicazione facilitata, autismo, facilitatore, approccio comportamentale.

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