Fronteggiare le interferenze tra lavoro e vita personale: considerazioni pratiche

Vincenzo Poerio

Il presente contributo esamina un particolare tipo di stress lavoro-correlato: l’esperienza conflittuale,
o l’interferenza, tra le esigenze e le richieste lavorative e le responsabilità e gli impegni al di fuori
dell’ambiente di lavoro, soprattutto per quello che riguarda la vita familiare e la vita personale. Questo
fattore di stress, denominato in genere «conflitto lavoro-famiglia» o (più recentemente) «equilibrio tra
lavoro e vita personale», esercita, come la ricerca applicata ha dimostrato fin dagli anni Novanta, un
notevole impatto sul benessere degli individui, così come su altre aree, come il buon funzionamento
nella famiglia e le prestazioni sul lavoro. In contrasto con il conflitto intra-ruolo, che fa riferimento
alle interferenze tra i vari ruoli all’interno di un singolo dominio (ad esempio, il contesto di lavoro), il
conflitto lavoro-famiglia (o lavoro-vita) è una forma di interferenza inter-ruolo, che si verifica quando
vi è un conflitto tra diversi domini. Negli anni Ottanta e Novanta, la ricerca e la letteratura in questo
settore si sono focalizzate prevalentemente sul contrasto tra lavoro e famiglia, ma più recentemente
la componente del «non lavoro» è stata ampliata per includere altri aspetti della vita delle persone.
Per semplicità, si farà riferimento a due grandi aree: il «dominio del lavoro» (ad esempio un lavoro
dipendente) e il «dominio della vita» (che comprende tutte le altre dimensioni della vita, compresi la
famiglia, il tempo libero, le attività sociali e la vita personale). Anche se questa classificazione non è
del tutto appropriata, perché il concetto di «vita» include, ovviamente, anche il dominio-lavoro, essa
è comunemente usata in letteratura e consente di differenziare le due sfere.

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