Adolescenti immigrati e comportamenti antisociali: maggiore o minore rischio?

Maria Concetta Barbato, Francesca Cristini, Luca Scacchi, Massimo Santinello

Il presente contributo si pone l’obiettivo di confrontare la diffusione dei comportamenti antisociali
tra gli adolescenti immigrati e gli adolescenti autoctoni. Inoltre, la ricerca si propone di analizzare
l’influenza di variabili concernenti il contesto familiare (controllo e richiesta d’informazioni da parte
dei genitori), il gruppo dei pari (frequentazione di pari devianti) e il contesto scolastico (importanza
attribuita alla scuola), in qualità di fattori di protezione rispetto ai comportamenti antisociali, con
effetti diversi per adolescenti immigrati e autoctoni.
Hanno partecipato alla ricerca 2.034 adolescenti, di cui 186 immigrati (66,1% maschi; età media
= 17,54, DS = 1,65) e 1.848 autoctoni (66,2% maschi; età media = 17,15, DS = 1,60). I risultati
evidenziano che gli adolescenti immigrati riportano un basso livello di agiatezza economica, hanno
una maggiore probabilità di mettere in atto condotte antisociali, manifestano maggiori livelli
di controllo genitoriale, una ridotta frequentazione di pari devianti e sia i genitori che i ragazzi
attribuiscono maggiore importanza al contesto scolastico. Tuttavia, limitatamente al gruppo degli
immigrati, i risultati evidenziano che il basso livello di agiatezza socioeconomica è associato a
una minore adozione di comportamenti antisociali. Inoltre la maggiore richiesta di informazioni
rappresenta soltanto per le famiglie immigrate un fattore di protezione che limita l’adozione di tale
condotta nei propri ragazzi.

Keywords
Immigrazione, Adolescenza, Comportamento antisociale, Monitoring, Status socioeconomico.

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